Quante volte abbiamo provato dolore nel lasciare andare una persona cara?
Un partner che sceglie di proseguire la sua vita senza di noi, un figlio che prende la sua strada, una persona defunta che ci lascia per sempre... il dolore della separazione è qualcosa che ricorre nella nostra vita.
E' importante capire quale parte di noi è in sofferenza.
E' normale che la persona ci manchi terribilmente, ma quale parte di noi prova quel dolore e perché?
In un mondo ideale, dove ognuno è libero di percorrere il proprio cammino, con o senza di noi, soffriremmo allo stesso modo?
Un tipo d'amore da coltivare è quello che, in una qualsiasi relazione, accetta sin dall'inizio che il cammino dell'altro potrà portarlo lontano senza perdere il legame d'amore nutrito insieme.
Le anime sono sempre in contatto oltre la vicinanza fisica, non conoscono separazione se riconoscono l'illusione dei limiti corporei.
E' la nostra dimensione materiale a darci l'illusione di separazione con la persona amata: a livello dell'anima, non esiste "insieme a te" o "senza te" ma solo Siamo Uno, siamo un'unica fonte sempre unita oltre il tempo e lo spazio.
Con questa certezza l'anima esiste e con questa certezza impareremo ad amare veramente, lasciando libero l'altro.
Chantal
Ora che sei diventata più fragile nel tempo
stelle spente coprono il tuo volto
nell’armonia della tua malattia
Scopro i tuoi nuovi pensieri
maturati dal dolore
mentre rispondo: Eccomi sono qui!
Prego incessantemente
Rivolgo lo Spirito al temporale
che piangeva spade antiche
nel mio cuore e
confortato dalla Tua presenza
assorbivo ogni desiderio di lei
Ecco!
E’ Tutto Amore!
L’Amore Vero
No, Chantal, non funziona così. Che tutto sia uno, ormai questo mantra ci esce dalle orecchie. E’ un’affermazione consolatoria (aggettivo usato da chi accusa noi ricercatori spirituali di appoggiarci a una fede, quale essa sia, per sostenere la nostra intrinseca debolezza, accusandoci senza mezzi termini di non essere in grado di reggerci in piedi da soli e di aver bisogno di una stampella invisibile). E’ un’affermazione anche profondamente vera, nel senso che tutto il regno vegetale e tutto il regno animale seguono alla lettera il diktat biblico dell’“andate e moltiplicatevi”, dai pidocchi alle galassie: tutto il creato obbedisce alla legge della “natura”, il suo comportamento è determinato alla medesima legge della vita: l’individuo non conta, conta la specie, la stirpe,…
Una profondissima saggezza da integrare sempre un po´di piú nella vita di tutti i giorni. Infinitamente grazie.