In questi giorni pensavo all’importanza di saper perdonare e allo stesso tempo a quanto non abbia senso questo concetto.
Nel concetto di dover perdonare attribuiamo all’altro una colpa o un errore…
Il vero perdono è quando non vi è nulla da perdonare ma si vive nella Comprensione che l’altro è e fa semplicemente quello che è in grado di Essere.
Nel perdonare diamo all’altro l’illusione di averci fatto qualcosa, in qualche modo l’altro ci ha toccati e feriti.
Il vero Perdono è Accogliere ciò che avviene nella nostra vita sapendo che non è l’altro a farci qualcosa ma è la Vita che ci dà ciò di cui abbiamo più bisogno per evolvere, o meglio è la nostra anima ad attirare eventi e situazioni che le mostrino dove ancora è debole nel suo affermarsi e nel suo amare.
Perdonare è essere vittime.
L’assenza del bisogno del Perdono è vivere nella consapevolezza che siamo noi insieme all’esistenza ad essere i responsabili di tutto ciò che ci circonda.
Il Perdono è uno stato d’essere così Alto dove non vi è più la necessità di perdonare ma dove accogliamo ciò che avviene non per accettarlo o giustificarlo ma per imparare a rafforzare parti di noi, a farle emergere e a forgiarle.
A volte l’ingiusto viene ad insegnarci a difenderci.
Spesso l’ingiusto è proprio quella situazione che ci fa prendere in mano la nostra vita e accendere il nostro Fuoco Interiore.
Ogni volta che l’altro impugna la spada contro di noi non è che uno specchio di ciò che Noi facciamo già a noi stessi.
Chantal

Ho sempre pensato qualcosa di molto simile, ma non avevo mai trovato qualcuno che la pensasse come me.
Riguardo la questione del perdono, penso anche che chi perdona si mette su un piano superiore all'altro.
Il Tempo é
un ottimo spazio
per tornare a ricordare
non c'é niente da perdonare
se l'amore é così profondo da attraversare
il buio del mondo
Resto in silenzio
dietro angoli di Luce
La mia mente eleva lo Spirito
per capire
quanto male fa comprendere il dolore
Poi l'Anima s'addormenta
felice di farlo
poiché l'Immenso ha perdonato tutto
MauMusiC17
https://www.youtube.com/watch?v=FCq_R7J-p6Y&ab_channel=MauMusiC17
Ho letto lo scritto sul PERDONO. Io sto lavorando su me stessa per cercare di perdonarmi per le mie mancanze nei confronti di mio figlio primogenito che è mancato un anno fa,all'improvviso, a 45 anni. Per cui chiedo se ciò non andrebbe bene.
Grazie
Sì, magari è come dici, ma è un concetto così aleatorio, quello che il male ci insegni qualcosa. Ad un compito in classe fatto male, l'insegnante indica quali siano gli errori. A noi, invece, "capitano" delle cose, ci cadono tra capo e collo delle situazioni da risolvere o senza risoluzione, e non si sa bene cosa vogliano apportare alla nostra vita, al nostro essere; non si capisce cosa ci vogliano insegnare, dov'è che dobbiamo lavorare su noi stessi, per capire di più, per allargare la nostra visuale. Il perdono è sempre legato, correlato a un dolore. Quando dici che l'altro fa quello che è, sottintendendo che lo dobbiamo lasciare essere quello che è, mi viene in mente il ginocchio di…